Numerosi sono i sistemi richiesti per prevenire di essere tracciati sulla rete, alcuni più drastici di altri. Sono presenti quelli che sono montati già nel browser, ma c’è chi usa sempre qualche marcia in più. In questo caso bisogna considerare quello che viene affidato ai VPN e tutti i loro accessori aggregati, in questo caso quello che viene definito come Shadowsocks.
Ma cos’è esattamente il Shadowsocks? Creato appositamente per evitare i blocchi imposti dalla Cina, questo sistema sfrutta una connessione che inganna i siti e i servizi a credere che sia una normale connessione proveniente dall’estero, in un’altra zona del mondo. Anche se tutto ciò può ricordare un VPN, in realtà Shadowsocks utilizza un metodo di criptazione senza alcun annuncio che specifica l’utilizzo d’un Proxy o un VPN proprio. E’ un modo insomma, per dire davvero “Provengo dall’America con una connessione Verizon” piuttosto che “Provengo dall’America con NordVPN”.
Come impostare questa connessione?
Shadowsocks non è attualmente facile da impostare. E’ presente un sito che si occupa di spiegare come metterlo in azione, ma non è sempre facile attualmente mettere in opera questo sistema. Inoltre, anche se dipende ovviamente dal tipo di connessione, Shadowsocks è conosciuto per essere piuttosto pesante – a dispetto di ciò che pubblicizza il servizio – e non può essere utilizzato per servizi più particolari come lo streaming di Netflix o per sfruttare una connessione per Torrent. Si tratta al suo nucleo proprio d’un servizio adeguato per la connessione a vari siti web con una limitata interazione di altri contenuti.
Perciò di questo punto c’è da chiedersi: abbiamo bisogno di Shadowsocks? Generalmente un VPN bastano per la maggior parte delle persone, ma se v’interessa rimanere ancora più nascosti agli occhi dei servizi esterni, ovviamente questo è il prossimo passo da effettuare. Bisognerà solo naturalmente prendere il manuale in affidamento al servizio e avere tutta la pazienza d’impostare un server adeguato per la connessione nascosta.